I consiglieri regionali lombardi dal 21 ottobre avranno formalmente diritto al vitalizio. In quella data si arriva infatti a metà legislatura e da quel momento i membri del parlamentino lombardo, Nicole Minetti compresa, avranno diritto a recepire, all'età di 60 anni, il vitalizio di 1.300 euro. Somma che verrà corrisposta però solo se verranno versati i contributi (attualmente il 25% dell'indennità di funzione, pari a 2.132,99 euro mensili) per gli altri due anni e mezzo di legislatura. Ma dal 21 ottobre in poi i consiglieri, in caso di cessazione del mandato, potranno comunque provvedere anche da privati cittadini a versare le somme mensili dovute e quindi a preservarsi il beneficio di recepire, all'età di 60 anni, il vitalizio.
L'assegno, in base agli anni di
contribuzione, va da un minimo del 20% a un massimo del 50% dell'indennità di
funzione mensile lorda. Chi ricopre il ruolo di consigliere per una sola
legislatura percepisce un vitalizio di circa 1.300 euro. Ma dalla prossima
legislatura, dopo che questa misura è stata abolita per volontà del consiglio,
il vitalizio in Regione Lombardia non esisterà più. La soppressione della
rendita è stata decisa anche da altre Regioni, tra cui Friuli Venezia Giulia,
Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana,
Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto e Piemonte.
Alla contribuzione volontaria
però non ha diritto il consigliere dichiarato ineleggibile o decaduto. Inoltre
il consigliere che vuole proseguire con il versamento dei contributi volontari
deve presentare domanda scritta al presidente del consiglio regionale entro e
non oltre 180 giorni dalla data di cessazione del mandato. E il versamento deve
avvenire in unica soluzione, entro 180 giorni dall'accoglimento dello domanda
da parte dell'ufficio di presidenza, a pena di decadenza. Il vitalizio resta
cumulabile, senza detrazione alcuna, con ogni altro eventuale trattamento di quiescenza.
Il Consiglio Regionale della
Lombardia ha troppi consiglieri indagati. Il Presidente Formigoni il 26/10/12
annuncia le dimissioni dell’Intero Consiglio Regionale ma cosi’ facendo non
evita a tutti i Consiglieri di maturare il vitalizio che scatta esattamente il
21/10/12.
Gabriele Sola e’ Consigliere dell’IDV
e annuncia che lui non aspettera’ l’assemblea per cosi’ maturare il vitalizio
ma formula le proprie dimissioni per il giorno 20/10/12, un giorno prima della
maturazione del vitalizio e pertanto dando esempio di responsabilita’ civile.
Il Consigliere, manco a dirlo, e’
stato accusato di qualunquismo e di fare propaganda dagli altri colleghi. Gia’,
perche’ questo sembra essere lo slogan favorito in Italia dai politici che non rinunciano ai
privilegi della propria casta attaccando il collega quando questi annuncia il distacco dai cliché della politica del magna magna.
A prescindere dal partito di appartenenza, vale
la pena ricordarsi di Gabriele Sola come di una persona onesta e coerente.
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